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La semplicità quando si impiatta o si sceglie un piatto, può essere la soluzione vincente
Navigando nel web, mi sono imbattuto in questo sito/contenitore di tutti i piatti e gli impiattamenti più orribili in giro per il mondo, così ho pensato di condividerli con voi
We Want Plates è la crociata globale contro il servire cibo e impiattare su piatti di legno oppure tegole, su pezzi di acciaio o improponibili pietre, patatine in tazze e bevande in barattoli di marmellata.
Contano oltre 200.000 follower tra Twitter, Facebook e Instagram e sono così famosi che hanno pensato bene di pubblicare pure un libro, che contiene il meglio del peggio.
Creativi a tutti costi
E’ vero che essere creativi significa anche prestarsi a numerose interpretazioni e significati, ma è altrettanto vero che “creatività” è un termine che indica genericamente l’arte o la capacità cognitiva della mente di creare e inventare (cit. Wikipedia).
Ecco: creare e inventare.
Non lo so se questa gente che prepara e impiatta questi piatti sia anche italiana (spero di no! ndr) ma c’è da dire che sono veramente dei geni dell’impiattamento! Sono cose incredibili che preferirei non vedere mai dal vivo, ma, si sa non c’è mai fine al peggio!
Scherziamoci sopra, facciamoci due risate e fateci sapere se anche voi avete mai visto cose simili!
Regole e trucchi per impiattare, 5 regole d’oro
- Il cibo va sempre al centro del piatto, così da lasciare libero e pulito il bordo
- Non necessariamente gli elementi devono essere disposti in maniera simmetrica
- Colori in contrasto, mai schemi monocromatici
- In tal caso si può giocare con qualche verdura per dare un tocco di colore, senza cuocerla troppo (perderebbe brillantezza)
- Le guarnizioni devono dare un valore aggiunto; se danno l’impressione di essere buttate lì a caso, forse abbiamo sbagliato qualcosa
Fonte: Wewantplates