Ristorante Filario
Punteggio: 5 / 5
Prezzo (escluso bevande): 65 / 90,00 euro cad.
Specialità consigliate
Possiamo dire che siamo di casa? Ebbene si, incantati da questi bellissimi paesaggi siamo ritornati nuovamente a Como precisamente a Lezzeno.
Ancora una volta qui sul lago, ancora una volta incuriositi da uno chef particolarmente talentuoso: Alessandro Parisi, giovane cuoco di origini campane dal carattere timido ma dalla mano efficace.
Lo chef lavora all’interno dell’Hotel Filario, un 4 stelle dal design moderno, elegante, dalle linee essenziali, con piscina vista lago e un dehor che al tramonto si tinge di magico. La sera è uno spettacolo cenare nella terrazza del ristorante sotto il cielo stellato facendosi coccolare dal rumore delle onde.
E lo è ancor di più se a questo si abbina una cucina di alto livello, dai sapori raffinati e dall’equilibrio perfetto. Piatti dai sapori freschi, spontanei e lineari. Accostamenti che dal menù incuriosiscono, ma che poi una volta in bocca sprigionano passione e ti catturano delicatamente. Iniziamo la nostra cena e già dall’entrèe si capisce che lo chef è uno che sa il fatto suo e sa usare molto bene le materie prime.
Ci presentano un cilindro di vetro molto elegante che sorregge 2 assaggi: una deliziosa Lingua di vitello cotta a bassa temperatura poi fritta, accompagnata con della maionese verde di sedano, prezzemolo e acciuga di Cetara, e una Chips di polenta adagiata su mais crudo e missoltino essiccato.
Passiamo ai primi 2 antipasti dalle consistenze e contrasti divertenti, croccante… morbido… il gioco inizia subito!
Prima una Crema di Burrata, chips di topinambur, animelle di vitello fritte e polpa di riccio di mare e poi un Carpaccio di calamaro leggermente scottato, quinoa, zucchina in 4 consistenze, patata mantecata e zeste di limone. Ma il capolavoro è il 3° antipasto, una portata che mi rimarrà nel cuore e che entrerà di diritto nei migliori piatti 2018 assaggiati fin’ora: Carpaccio di Capesante con tartufo nero umbro, nocciole piemontesi, foglia di prezzemolo croccante ed emulsione di corallo di capasanta ed a finire viene versato sopra un sublime burro nocciola. Straordinario, la poesia che sprigiona è indescrivibile.
Passiamo poi al primo, uno Spaghettone Felicetti con sugo di gambero rosso, tartare di gambero rosso e caviale di Calvisano.
Proseguiamo con 2 secondi di carne: Capriolo marinato in barolo, bieta saltata in padella con uva e a seguire Crema di Burrata, chips di topinambur, animelle di vitello fritte e polpa di riccio di mare.
Manca il dolce, che andremo a degustare per il gran finale, ma è palesemente chiaro che Alessandro sia in grado di coniugare perfettamente le diverse materie del posto e la sua esperienza campana, creando sapori che accompagnano ad un percorso palatale delicatissimo.
Come anticipato ecco quindi arrivare il dessert portato dallo chef, una Mousse al cioccolato al latte, con croccante di pinoli e pepe, cremoso al caffè e crumble di pinoli.
Ogni piatto assaggiato è stato un’esperienza, abbinamenti per niente scontati, gusti che rimangono in testa perché sprigionati dalla voglia di creare armonia, di quella naturalezza e spontaneità che sono lo specchio di chi li crea, un cuoco con grande passione e dalla grande sensibilità: Alessandro Parisi.