Ristorante La Grattugia
Punteggio: 5 / 5
Prezzo (escluso bevande): 30 / 45,00 euro cad.
Specialità consigliate
In un momento così particolarmente difficile per la ristorazione eccomi qui a cercare di dare il mio aiuto, continuando quell’opera di divulgazione e pubblicità mediatica attraverso le recensioni di locali che meritano il viaggio.
Un modo ancor più indispensabile proprio in questo periodo, che vede tante realtà ristorative a rischio chiusura.
Visto che l’Emilia Romagna è stata dichiarata zona gialla, quindi con possibilità di spostamento, ne ho approfittato per visitare un luogo vicino, un locale che da qualche anno era sotto la lente di “Simon“, non solo per i piatti ma anche per le valutazioni positive lette in rete.
Così un sabato di Novembre mi sono diretto verso la campagna di Reggio Emilia, più precisamente a “Canali“ piccola frazione fuori città, per provare la cucina di Maria Teresa Bonati e il ristorante La Grattugia.
Dopo una serpentina tra i vigneti eccoci arrivare sul promontorio dalla tenuta agricola “La Razza“. Scendiamo e sotto un timido sole di metà autunno ci avviamo all’ingresso. Entrati ci sistemiamo nella stanza principale, una sala ricavata da un’ex stalla ristrutturata dal clima confortevole. L’ambiente è tipicamente rustico, con soffitto a volte, tavoli in legno, pavimenti in cotto e muri in pietra.
Dopo una breve spulciata al menù decidiamo per un pranzo di 3 portate a testa composto da antipasto, primo e dolce.
La varietà di piatti è ampia e tutte legate alla tradizione emiliana, con la possibilità anche del senza Glutine.
Tra questi decidiamo per iniziare 2 antipasti differenti, uno più tradizionale a base di Gnocco Fritto (morbido e non unto), Crudo di Parma con gelato al Parmigiano, essenza di balsamico e panbrioches al Parmigiano, e l’altro tremendamente goloso, con Sformatino di polenta biancoperla su fonduta di Gorgonzola e pancetta croccante.
Inoltre, per rompere l’attesa di queste prime portate veniamo deliziati di un gradito omaggio, un piatto di ottimi ciccioli fragranti. Pur non essendo un’amante, questi si mangiano con scioltezza, sono croccanti e dal gusto non troppo forte.
Dopo una spazzolata di buon auspicio, proseguiamo con i primi, e qui apro una parentesi:
oggi ho trovato le Tagliatelle al Culatello più buone mai assaggiate!!
I primi infatti che scegliamo sono Tagliatelle all’uovo in crema di Parmigiano Reggiano e culatello di Canossa, e Cappellettoni alla reggiana con ragù di chianina.
Due piatti Eccezionali!
i Cappellettoni dalla pasta morbida racchiudono un cuore di ricotta e spinaci che contrasta il gusto più deciso del ragù di chianina, corposo, saporito, ma non salato. Ma quello che come detto mi ha folgorato, sono state le tagliatelle. Un piatto che pur avendo ingredienti solitamente molto salati risulta molto equilibrato. La crema di Parmigiano è delicatissima e non troppo spinta di sale, il culatello conferisce un tono sapido ma non invasivo al piatto. Molto fa anche la tagliatella all’uovo dalla sfoglia sottile, che sicuramente non aggrava la pesantezza di una portata che potrebbe risultare troppo impegnativa.
Nonostante la golosità di provare i secondi, passiamo al dessert finale, con “Bavarese al pistacchio e cioccolato caldo con salame di cioccolato” e “Semifreddo allo zabajone e marsala con sbrisolona e salsa mou”. Due dolci che alla prima cucchiaiata si fanno subito amare, e trasferiscono a chi li assaggia tutta la loro tradizione famigliare, nulla a che vedere con una bavarese o sbrisolona di note marche usate spesso da molti locali. La loro morbidezza e consistenza non sono nemmeno lontanamente paragonabili.
Completiamo l’ottimo pranzo con un caffè accompagnato da due frollini, come a dire: Grazie di essere venuti. Cosa non scontata e che ancora non tutti ne capiscono l’importanza. Il cliente fa caso a come lo coccolate, sappiatelo.
Pagato, mi svelo con enorme piacere alla chef “Terry“ e la sua seconda “Ester“, congratulandomi per la qualità. Ne segue una chiacchierata di una mezz’ora abbonante tra aneddoti e curiosità fino ai saluti finali.
Siamo stati proprio bene, e la mia curiosità è stata premiata con un gran posto.
La Grattugia entra di diritto nei locali tradizionali del cuore dove trovare la miglior tagliatella al culatello!
Ecco L’adesivo rilasciato e il classico Selfie!
(in foto Maria Teresa Bonati e Ester Ugolotti Incerti)