Ristorante La Filanda
Punteggio: 5 / 5
Prezzo (escluso bevande): 40 / 50,00 euro cad.
Specialità consigliate
Cristian Benvenuto è uno chef dal grande talento, estro e creatività. Attento e promotore di una cucina di recupero, è dotato di un eccellente gusto estetico, rielabora in maniera moderna i prodotti della sicilia creando piatti belli e colorati dai sapori ricercati; utilizzando materie prime sempre freschissime.
Aggiornamento: Recensione Giugno 2020
A distanza di 3 anni siamo tornati da uno dei primi locali fatti e che ha visto la nascita e l’evolversi di questo blog. Siamo stati nuovamente in quel di Macherio al ristorante La Filanda, rinnovato nell’aspetto e migliorato nei piatti.
Il locale ora è molto raffinato, giocato sui toni tenui e sul legno, con camino moderno a muro nella sala principale, tavoli candidi e mise en place elegante. La parte sottostante invece è stata adibita a sala degustazione, conservando la cantina a vista come elemento di convivialità per appassionati.
Lo Chef Cristian Benvenuto ha intrapreso in questi anni un’evoluzione incredibile, non solo entrando nella famiglia Eurotoque, prestigioso gruppo di chef capitanati da Enrico Derflingher ma migliorando notevolmente impiattamenti, tecnica ed equilibri, andando a scremare tutto il superfluo per arrivare all’essenza dei sapori. I piatti risultano più vivi, decisi, ma elegantemente puliti. La materia prima sempre di altissima qualità ora emerge ancora maggiormente lasciando il gusto ben distinto in ogni piatto.
Caratteristica che notiamo subito già dall’entrèe, pulito, minimal, composto da “Finto arancino di baccalà mantecato alle tre salse con marmellata di cipolle di Tropea,mele Annurca e arance bio di Francofonte” “Cannolo di gamberi Rossi di Mazara del Vallo su crema di piselli freschi e ricotta di pecora profumata al limone” e “Salmone affumicato, burrata e crema di fave e cracker di seppia.”
Per poi passare a 3 primi, iniziando con uno “Spaghettone 220 cotto in acqua di vongole profumata al limone e forme di ricciola “Campisi”, poi un risotto che non ti aspetti, in chiave parmigiana, composto da “Risotto Carnaroli cotto in una crema di pomodorino pachino, crema di burrata, un disco di gelatina al basilico, melanzana impanata con pane speciale e foglia d’oro”. Infine il suo cavallo di battaglia, migliorato nell’aspetto e nella cremosità: “Risotto Carnaroli in purezza (Cascina Bosco Fornasara, Campo dell’Oste) profumato all’arancia, zenzero, polvere di cioccolato di Modica al peperoncino e gambero rosso di Mazara del Vallo”. Ora più pulito, dalla mantecata più omogenea, fresco e sempre bilanciassimo.
Seguiranno altri piatti, seconde portate, composte da mix di carne e pesce. Dal “Polpo in barriera corallina su burrata, polvere di barbabietola, gocce di basilico liquido e doppio corallo al carbone vegetale e barbabietola” al “Filetto di manzo sfumato al brandy e crema al pistacchio di Bronte”. Infine Cannolo di quaglia fuori cottura, composta da croccante di pasta grissino al carbone vegetale e sesamo ripieno di quaglia cotta a bassa temperatura e caponata di melanzane, su fondo bianco al rosmarino.
Piatti che come sempre si legano tra loro, grazie all’idea di Cristian di inserire un’ingrediente conduttore da una portata all’altra.
Anche qui permane la filosofia del sapore essenziale, elegante ma non scontato, giocato su contrasti di consistenze e colori.
Non da meno sarà il dolce finale, un richiamo all’essere bambino, con zucchero filato alla fragola e una sfera di cioccolato Ruby ripieno di yogurt e cuore di lampone. Tutto questo intervallato da piccole accortezze, come il pane al curry fatto in casa, grissini, pre dessert, e coccole finali.
Insomma un gran cambiamento in meglio, che si nota e si respira da subito.
Di seguito una video intervista allo chef, che spiega la sua filosofia e il rinnovo del locale, i cambiamenti avvenuti lasciandoci poi a qualche battuta tra amici.