Ristorante Palazzo Branciforte
Punteggio: 5S / 5
Prezzo (escluso bevande): 45 / 60,00 euro cad.
Specialità consigliate
Spesso le giornate iniziano storto, ma poi prendono una piega inaspettata e si trasformano in situazioni veramente interessanti.
Questa recensione in realtà è stata un colpo fortuito, dato da un’intuizione. E’ il caso del “Ristorante Palazzo Branciforte”. La giornata era iniziata con una “bella pioggia”, ed a San Vito Lo Capo, in settembre è cosa rara, non volevo sprecare una giornata di vacanza a causa del maltempo, ho quindi deciso di cercare un locale da recensire; a Palermo ci sono tante realtà, dai ristoranti stellati alle trattorie o al famoso street food e dopo un breve consulto in rete ho deciso di provare Ristorante “Palazzo Branciforte”, location particolare e interessante, ma ciò che me lo ha fatto scegliere sono stati i piatti. Ed è così, per puro caso, che il mio palato ha fatto una delle sue migliori esperienze. Questo ristorante si trova all’interno dell’omonimo Palazzo, edificio cinquecentesco nel cuore del centro storico della città. Oltre ad ospitare il “Museo della Fondazione Sicilia”, e la “Scuola Gambero Rosso”, è la location dove esprime la propria “arte“ lo chef Gaetano Billeci.
Il ristorante dall’arredamento minimal, è diviso in due zone, la sala interna, sobria ed elegante, dove all’ingresso prevale una libreria utilizzata come espositore per le bottiglie di vino dalle diverse etichette, la corte esterna con al centro la fontana, è luogo di relax che all’imbrunire acquista ancor più eleganza, trasformando la cena in qualcosa di unico, romantico e suggestivo.
Una volta seduti, già dalla mise en place e dal servizio, si percepisce lo stile raffinato ed elegante con il quale i due titolari Gaetano Billeci e Teresa Dawidowska vogliono improntare il locale. La cucina di chef Billeci è una cucina attuale, audace, ma legata alle proprie origini siciliane, contaminata dalle esperienze all’estero che però non prevalgono sulla voglia di esprimere al meglio i prodotti dell’amata Sicilia. I piatti sono frutto di accostamenti equilibrati, dove i sapori decisi della Sicilia non si sovrappongono mai, anzi… si allineano tra loro generando sensazioni al palato che risultano sempre delicati. Uno stile creativo, eclettico, ben definito e mai azzardato retaggio dalle tante esperienze passate in ristoranti stellati a Londra e Parigi. Ad ogni boccone si percepisce la storia dello chef, e la sua voglia di coccolare il cliente. Tra tutti gli ottimi piatti gustati, vogliamo sottolineare la bontà dei “Tortellini neri di bufala e capesante con la sua ceviche ed emulsione di ricci“, un piatto straordinario per complessità e abbinamento. Non da meno anche i “Malfatti al brodo di scorfano e gallinella e la sua tempura ai ceci“, dove la pasta perfettamente al dente, unisce in un gioco di sapori la freschezza del pomodoro con la croccantezza della tempura di ceci dandogli un tono lineare e deciso. Potrei elencarvi tutti i 6 piatti gustati ma preferisco che siate voi a scoprire il resto delle portate e le sensazioni che trasmettono. Lo Staff composto da personale giovane e attento si allinea perfettamente allo stile di alto livello del locale. Un ristorante quindi, che a parer mio, può ambire benissimo a grandi traguardi, e rientrare senza difficoltà nelle guide più prestigiose