Ristorante Sedicesimo Secolo
Punteggio: 5 / 5
Prezzo (escluso bevande): 45 / 65,00 euro cad.
Specialità consigliate
“Diversamente da quanto si pensi anche un piccolo paesino di 40 abitanti può regalare grande soddisfazioni quando si parla di cucina gourmet“.
Su consiglio di una blogger siamo andati a provare questo nuovo ristorante nella provincia Bresciana, a Pudiano, piccola frazione di Orzinuovi. Aperto da poco più di un anno, il ristorante si trova all’interno di quello che fu il Feudo dei conti Caprioli fino al 1500, ricavato dalla scuderia dell’omonimo palazzo è caratterizzato da soffitti a volte con mattoni a vista e pavimenti in cotto antico. La location si divide in tre sale, due più intime, dedicate alla degustazione e banchetti conviviali, l’altra più ampia, spaziosa, con un grande camino al centro che padroneggia la scena. L’atmosfera che si percepisce entrando è di un locale che punta a grandi livelli, raffinato, elegante, un aspetto che riscontreremo anche nel servizio sempre attento e professionale.
In sala lei, Liana Genini, giovane maître, dai modi gentili e discreti, in cucina lui, chef e patron Simone Breda, cuoco con alle spalle esperienze in ristoranti stellati e alberghi di lusso.
Ci accomodiamo e iniziamo il nostro viaggio gastronomico che già dal primo impatto si rivela molto interessante e curioso. Ci affidiamo all’estro dello chef provando la degustazione di 7 portate, composta da 2 antipasti, 2 primi, 2 secondi e il dolce. Mai scelta fu più interessante. Allo chef Simone Breda piace giocare con consistenze e colori e questo giova sia al palato che alla vista. La sua è una cucina fatta di sapori decisi, ma sempre bilanciati e mai eccessivi dove la materia prima è lavorata con accortezza. Un esempio sono le “seppie in ristretto di gallina e cardoncelli“, dove la delicatezza e la morbidezza che persiste nelle seppie ben cucinate acquista vigore nel ristretto di brodo di gallina. Un’abbinata apparentemente strana, carne e pesce, ma che si rivela al palato molto equilibrata. Le portate, come ad esempio le “animelle di vitello, finferli cocco e lime”, sono ben presentate e vengono spesso rifinite al tavolo davanti al cliente, versando salse che ne completano la creazione. Un modo per renderlo partecipe e incuriosirlo sulla preparazione del piatto. Man mano che si prosegue emerge con forza la formazione e la grande esperienza dello chef, cresciuto affiancando grandi nomi come Gualtiero Marchesi e Moreno Cedroni. Un bagaglio professionale non da poco, che per appassionati e intenditori è un incentivo in più se si vuole gustare una cucina ricercata gourmet che sia sempre un po’ azzardata… ma dai gusti mai eccessivi.
Spero di avervi incuriosito perché è realmente una cucina che vi voglio far provare e che vi lascerà sicuramente soddisfatti.